Richard Wagner
Wilhelm Richard Wagner (/'vɪlhɛlm 'ʀixaʀt 'vagnɐ/; Lipsia, 22 maggio 1813 – Venezia, 13 febbraio 1883) è stato un compositore, poeta, librettista, regista teatrale, direttore d'orchestra e saggista tedesco.Wagner nacque a Lipsia, nono figlio
Nel 1828 Wagner tornò a Lipsia dove completò gli studi; non si distinse tuttavia per una particolare dedizione allo studio. Il giovane Richard aveva un temperamento esuberante e sentiva ardere dentro di sé lo "spirito" della rivoluzione. A 16 anni assistette ad una rappresentazione
Nel 1833 cominciò a comporre Die Feen (Le fate), strettamente legata alla tradizione musicale tedesca ma di gran lunga superiore alle due opere successive: il Divieto d’amare ed il Rienzi. Svolgendo l’attività di direttore musicale
Nel 1839 perse il posto anche a Riga . Per sfuggire ai
creditori fuggì in modo rocambolesco varcando di nascosto il confine fra Russia e Prussia
e si imbarcò con Minna su un piccolo veliero alla volta
di Londra. Il viaggio burrascoso gli diede l’ispirazione per comporre L’olandesevolante, che rappresenta il primo capolavoro autenticamente wagneriano, sebbene
ancora compreso nel periodo giovanile che si protrarrà fino al Lohengrin.
L'olandese volante (Der Fliegende Holländer) (1840-1841, Prima: 2 gennaio 1843 Dresda. Rielaborato nel 1852 (Zurigo) e nel 1864 (Monaco)) (Prima italiana: 14 novembre 1877 Bologna) overture pdf
Trascorse gli anni dal ’39 al ’42 in condizioni di assoluta povertà a Parigi. Per sopravvivere dovette rassegnarsi a impegnare le fedi matrimoniali al Monte di pietà e scrivere delle trascrizioni di pezzi per banda, portando a termine Rienzi e continuando nel contempo la stesura de L’olandese volante. È di questi anni l’incontro con LudwigFeuerbach, la sua filosofia dell’ateismo e le teorie socialiste di Pierre-Joseph Proudhon, che influenzarono le prime versioni della Tetralogia (L’Anello del Nibelungo). Tuttavia, lo stile Grand-Opera francese del Rienzi riscosse un grande successo che gli permise di ottenere il posto di direttore d’orchestra dell’Opera di Dresda, avvenimento che per la moglie Minna costituiva l’inizio di una brillante carriera. Fiducioso che questa posizione avrebbe favorito il rapporto del pubblico nei confronti della sua nuova arte, Wagner si aspettava un altro trionfo con L’Olandese volante, rappresentato a Dresda il 2 gennaio 1843; ma lo strano impianto del dramma, che aboliva i pezzi a forma chiusa e tratteggiava i personaggi con una sensualità profonda fino ad allora sconosciuta, disorientò il pubblico del teatro.
Tannhäuser libretto pdf
I sei anni che separarono la composizione del Lohengrin (terminato nel ’47) e l’inizio de L’oro del Reno furono radicali per il processo di evoluzione stilistica
Lohengrin atto 3 mp3
L’opera d’arte fu vista come una sorta di sublimazione di un mondo affrancato dall’ipocrisia e dal potere
Gli donò quindi 300 franchi per il viaggio che lo avrebbe condotto in esilio a Zurigo e a Parigi. Minna gli scrisse che sarebbe tornata da lui solo quando sarebbe stato in grado di mantenerla con un lavoro sicuro, sebbene continuassero a vedersi e a scriversi di frequente.
L'anello del Nibelungo (Der Ring des Nibelungen), in quattro parti:
Prologo: L'oro del Reno (Das Rheingold) (1851-1854, Prima: 22 settembre 1869 Monaco)
Secondo giorno: Sigfrido (Siegfried) (1851-1871, Prima: 16 agosto 1876 Bayreuth)
Terzo giorno: Il crepuscolo degli dei (Götterdämmerung) (1848-1874, Prima: 17 agosto 1876 Bayreuth) (Prima italiana della Tetralogia: 14-18 aprile 1883 Venezia)
A Zurigo incominciò una vita relativamente
stabile per Wagner, appoggiato dagli amici di Bakunin – molti dei quali esuli
in Svizzera – e dalla celebrità che gli derivava dall’esecuzione delle sue
musiche. Per quanto osteggiato, infatti, il genio del musicista sembrava ormai indiscutibile.
Grazie a Liszt, il Tannhäuser venne rappresentato in molti teatri tedeschi,
mentre l’Olandese venne diretto a Zurigo dall’autore stesso. Nel 1852, dopo il
primo viaggio in Italia che lo portò sulle rive del Lago Maggiore, Wagner terminò il testo
dell’Anello del Nibelungo. E proprio in Italia trovò ispirazione per il
preludio musicale dell’Oro del Reno – prologo della Tetralogia – poco dopo lo sbarco
dalla nave che lo portò da Genova a La
Spezia .
Appassionato anche di montagna (la quale
ricorre spesso – insieme al mare – nell’ambientazione dei suoi drammi),
intraprese avventurose passeggiate a piedi sui monti della Svizzera centrale.
Tuttavia, accanto al tema della natura, l’evento che segnò una svolta nella sua
vita fu l’incontro con la filosofia di Schopenhauer, che ebbe l’effetto di
modificare i passati ideali della rivoluzione. Leggendo Il
mondo come volontà e rappresentazione, Wagner trovò la conferma di ciò ch’egli
stesso andava lentamente maturando. Le significative frasi finali dell’Anello
del Nibelungo furono più volte modificate e improntate su queste nuove teorie,
che tratteggiavano già i drammi di Parsifal e di Tristano. Tristano, per la cui
concezione fu fondamentale un altro evento di assoluta importanza nella vita del compositore:
l’amicizia con la famiglia Wesendonck. Otto Wesendonck era socio in affari di
un’industria tessile di New York
e conobbe il musicista durante un concerto di musiche di Beethoven. Sua moglie
Matilde, poetessa dilettante, sembrava fatta apposta per condividere il genio
dell’artista. Del
resto, erano anni di fervente attività creativa.
Entro il ’56, Oro del Reno e Walkyria furono terminati. Sigfrido seguì d’appresso, così che l’immenso lavoro della Tetralogia sembrò quasi concluso. S’interruppe però a metà
A questo punto lo scandalo esplose
all’improvviso. Minna mostrò ad Otto Wesendonck le lettere del marito a Matilde, a cui seguirono
interminabili scenate di gelosia. Otto fu conciliante ma Wagner dovette
lasciare "l’asilo". Riparò quindi a Venezia, dove trascorse sette
mesi di assoluto isolamento. Alloggiò all’albergo Danieli e a palazzo
Giustiniani, dove portò avanti la stesura del Tristano.
Protetto dal passaporto svizzero che le
autorità austriache rispettarono seriamente (contro i tentativi dei ministri di
Sassonia di espellerlo dall’Italia), Wagner rimase a Venezia fino al marzo del ’59, "lontano
dalla polvere delle strade e dallo spettacolo dei cavalli maltrattati".
Raggiunse quindi Milano, poi Lucerna, dove portò a termine Tristano. A corto di
denaro, propose a Otto Wesendonck l’acquisto dei diritti dell’Anello del
Nibelungo, che l’industriale accettò per la favolosa somma di 24.000 franchi
(6.000 per ciascuno dei quattro drammi): Wagner intendeva utilizzarli per
tentare la sua ennesima illusione: la conquista dell’Opéra di Parigi.
Per la seconda volta, Wagner tentò la fortuna nella città che odiava, simbolo di un’arte "viziata e corrotta" ma indispensabile per aggiudicarsi lavittoria sul mondo. Nel 1860, senza troppa fortuna,
vi aveva già portato l’Olandese volante in forma di concerto (modificato con
l’aggiunta del
tema finale della Redenzione), mentre l’anno seguente vi portò il Tannhäuser,
pure modificato e memore delle innovazioni stilistiche post-tristaniane. Di tutti
i suoi drammi, Tannhäuser gli sembrò il più appropriato a sostenere quest’atto
di prostituzione che identificava il successo artistico col successo
finanziario.
Per la seconda volta, Wagner tentò la fortuna nella città che odiava, simbolo di un’arte "viziata e corrotta" ma indispensabile per aggiudicarsi la
Di certo, le due donne avevano giocato un
ruolo importante nella sua arte: Minna aveva impersonato Fricka, che nella
Walkyria rimprovera a Wotan la sua irresponsabilità e la dura realtà del mondo. Matilde era
stata la sua Isotta. Adesso, la nuova amica Matilde Maier gli appariva sotto le
banali sembianze di "una libera unione che escludesse gli obblighi della
convivenza" (la strada più comoda che era sempre solito ricercare), e non
influì per nulla sulla sua attività creativa. Anzi, la composizione dei Maestri
Cantori era ferma del
tutto. Il cane Leo l’aveva morso alla mano destra e per alcuni mesi non gli fu
possibile scrivere una sola nota. Riprese allora la peregrinazione dei
concerti, che culminarono con la fortunata tournée russa di Mosca e di
Pietroburgo, ai primi del ’63.
Wagner si stabilì definitivamente a
L'anello del Nibelungo Prologo: L'oro del Reno (Das Rheingold )
L’Olandese volante
Die Feen (Le fate)
Rienzi
Tannhäuser